Il Marketing è… una Macchina!
Dovete ragionare da imprenditori, oppure da marketing manager, e pensare che il marketing non è un’attività: il marketing è la costruzione di una macchina ed è perennemente da aggiustare.
Questa macchina è composta, dal mio punto di vista, da quattro tools, io almeno li chiamo così perché sono un po’ il mio coltellino svizzero.
La strategia, ovviamente, è composta da 3 elementi: il funnel, la roadmap e le KPI.
Un mio cliente opera nel settore dell’impermeabilizzazione dei tetti, quindi lavora B2B.
E lui cosa fa? Outbound, un po’ di mailing list, un po’ di contatti, porta clienti verso una prima telefonata, poi li porta al commerciale che va a fare la visita, se ritieni il caso, e infine va in vendita.
E io dicevo: “Giacomo, va benissimo perché tu hai comunque fatto un fatturato con questa tipologia e va molto bene, ma dobbiamo aggiungere altre cose”.
E da qui ho fatto vedere quella che è, dal mio punto di vista, l’aggiornamento della sua macchina di crescita.
Perché i tempi e i processi operativi cambiano e tutti noi dobbiamo aggiornarci, non possiamo combattere con le stesse cose di anni fa.
Ed ora la sua macchina è ben più strutturata, più complessa a sviluppare. Una macchina che utilizza 7 leve, non una.
Questo serve a “sfruttare” quel lead che pago profumatamente e che cerco di far avvicinare per aumentare i touch point, per far sì da creare la reazione e attrarlo a me piuttosto che mandarlo da altri concorrenti.
Nel suo caso, c’è ad esempio l’inbound marketing, dove ci si focalizza sulle tipologie di campagne pubblicitarie per attirare nuovi clienti. C’è anche la parte di outbound, che ha lo scopo di avvicinare il target.
Ad oggi è anche tornato di moda il cartaceo, insieme al digitale. Combinare l’online e l’offline è la cosa migliore di tutte.
Poi ci sono i file di conversione: bisogna convertire quei lead per portarli verso tipologia di strategie e tutto quello che il piano editoriale, la massimizzazione, le automazioni.
E poi un’altra cosa è gestire il cliente post-acquisto.
Quando avete acquisito un cliente, quanti di voi continuano a fare marketing su di lui e quanti si fermano?
Perché sappiate che è possibile continuare, e che tra l’altro avete già acquisito la sua fiducia, quindi sicuramente bisogna sviluppare un po’ la macchina dello strategico, bisogna avere un funnel, quindi un percorso preciso da far fare agli utenti. Ce ne sono di centinaia di tipi e deve sempre essere una roadmap.
Se poi volete ridurre l’indice di seccatura dei clienti, definite bene i confini, mettete dei paletti, create delle roadmap precise dove voi promettete e mantenete o addirittura sorprendete i vostri clienti nel fare quello che avete promesso ancora meglio del previsto.
L’imprenditore o il team dell’azienda che vi segue ricordate: ha le proprie tipologie di impegno, di attività a calendario, l’importante è che ognuno rispetti la roadmap perché si è deciso insieme di creare un progetto condiviso che ci deve forse portare in quella tipologia di situazione.
Se solo noi marketers avessimo la bacchetta magica o la sfera di cristallo per potervi dire: “Tranquillo, tranquillo, Giuseppe, fai così, tra due anni fatturerai 10 milioni di euro”. E poi quanto vi dovremmo fatturare per la consulenza?
Io, per esempio, ho iniziato a farlo su certi progetti, li sposo e mi prendo dei rischi imprenditoriali a volume di fatturato o al raggiungimento di obiettivi o a percentuale in work for equity.
Però, devi prima conoscerti, sapere chi sei.
E poi ci deve essere la misurazione, le KPI, al mondo esistono tanti strumenti di marketing ma ad oggi non sono ancora riuscito a vederne uno che mi dia tutte le misurazioni che vorrei.
Alla fine, gira gira, io mi ritrovo comunque sempre con i fogli Excel.
Ed è questo l’allenamento migliore che potete fare assieme al vostro team o voi stessi se siete da soli: monitorare costantemente i dati.
Perché funziona esattamente come un conto economico previsionale.
Inserisco degli obiettivi mensili, vado a verificare ogni mese se quegli obiettivi sono andati meglio e quindi posso alzare il target, oppure se sono andati peggio e quindi devo capire come posso ottimizzare.
Solo così andrò ad ottimizzare, ovviamente, il mio marketing.
Spero che queste informazioni ti siano state utili. Se vuoi approfondire l’argomento non esitare a contattarmi cliccando sul pulsante che trovi a inizio articolo, sotto al video.